
Norma Paoli



CAMPIONATI EUROPEI GIOVANILI A LE MANS
Le due amazzoni del Team Dressage Life hanno contribuito
al quinto posto dell’Italia su ben 12 nazioni in gara.
Sicuramente la partecipazione ai campionati europei è stata, per i due binomi del nostro centro ippico Dressage Life, convocati nella squadra azzurra children, una esperienza importante e destinata a restare indelebile. Una esperienza indimenticabile per loro e per i loro familiari, che le hanno accompagnate a Le Mans, Francia, ad affrontare l’impegno con i colori dell’Italia.
CON INDOSSO L’AZZURRO DELL’ITALIA
Apriamo qui un piccolo inciso: nell’occasione la Federazione italiana sport equestri ha fornito le nuove uniformi, quelle che da qualche mese indossano tutte le amazzoni e i cavalieri italiani che gareggiano in squadra, in qualunque disciplina: si tratta di giacca realizzata da Equestro, (ma non solo quella, anche polo, t-shirt, cappellini, smanicati e impermeabili- azzurra con scudetto tricolore sul petto, nonché sottili bordature tricolori negli spacchi) abbinata a cap nero (realizzato da Kep Italia), con il tricolore nella parte alta del frontale. Da portare con camicia, plastron e breeches bianchi: forse qualcuno dovrà abituarsi dopo anni in nero: a noi personalmente le nuove divise piacciono un sacco, non solo perché l’azzurro Savoia” è un colore stupendo ed elegantissimo, poi perché ha una storia nello sport italiano, in terza battuta perché assimila gli atleti dell’equitazione a quelli degli sport...azzurri per l’appunto, rendendo più immediato il loro riconoscimento anche sul piano mediatico.
LE GARE
Tornando a noi, Sara Maffezzoli con Carpaccio e Beatrice Tiana con Jezebel Odette B si sono presentate all’appuntamento continentale dopo una preparazione lunga e scrupolosa, durante la quale i loro istruttori, Norma e Italo, non hanno lesinato allenamenti e consigli, con un occhio sempre attentissimo alla condizione atletica dei cavalli che a Le Mans sono scesi in rettangolo «...in forma perfetta...» ci ha detto Norma. Il lungo viaggio affrontato su due piccoli ma attrezzatissimi van guidati personalmente dai genitori di Bea, Marco e Susanna per quanto riguarda Jezebel, e da Italo e Norma per Carpaccio, non ne ha minimamente compromesso la forma fisica. Anzi il clima “freschino” del nord della Francia, caso mai è stato benefico.
Effettuato con successo il “vet-check” ed effettuato positivamente il warm-up, i due binomi del DL le altre due compagne di squadra, Elena Sofia Amitti su Gapstar e Vittoria Tomasoni su Follow Me Old, hanno affrontato le competizioni del campionato. Per la cronaca delle gare riportiamo quella inappuntabile dell’Ufficio Stampa della Fise: «Dopo un buon inizio nel Preliminary Test (56 partenti) che ha visto Beatrice Tiana con Jezebel Odette B ottenere il 71.369%dei punti assegnabili e Sofia Elena Amitti con Gapstar con l’ottimo 73.982%, il team azzurro tutto al femminile ha saputo ripetersi e, con tre performance valutate sopra il 70 per cento, ha ottenuto un significativo 5° posto su 12 squadre al via. Da considerare che il quartetto italiano era composto da quattro esordienti in assoluto in un Campionato d’Europa».
LA PAROLA AGLI ISTRUTTORI
Hanno spiegato Norma e Italo: «La prima gara, Preliminary Test, serviva a “rompere il ghiaccio”: Bea con Jezebel ha ottenuto il 71.369%, Sara con Carpaccio 68,084%. Il secondo giorno, nel Team Test, Bea e Jezebel venivano accreditate del 65,550% dei punti e Sara con Carpaccio ottenevano 70, 625%. Sugli “alti e bassi” nei punteggi di entrambe le nostre giovani amazzoni, penso abbiano patito entrambe “le attese” della squadra».
IL COMMENTO DELLA TEAM
MANAGER LAURA CONZ
«La nostra squadra children era composta da quattro ragazze di 14 anni, al loro primo anno di competizioni internazionali e senza nessuna esperienza di campionato europeo .... si sono battute come delle giovani leonesse, hanno risposto in maniera eccellente, e il 5° posto conquistato su 12 squadre lo sta a confermare. E non dimentichiamoci dei cavalli, che sono stati bravissimi e hanno dato tutto il loro meglio in una condizione un pochino difficile per il dressage come quella di un europeo multidisciplinare. Le gare e le sessioni di training che si svolgevano in contemporanea, seppur ovviamente in campi diversi, e i relativi rumori, applausi, grida e tifo del pubblico presente, non li hanno certo facilitati. Bravi tutti!»


